di Daniela Morelli
da testi di Sandro Gindro
con Alessandro Haber
musiche composte ed eseguite da Maurizio Camardi
Maurizio Camardi – sassofoni, duduk
Stefano Fariselli – sassofoni, flauto
Alfonso Santimone – tastiere, elettronica
La drammaturgia comprende, intreccia e integra due atti unici di Sandro Gindro, psicoanalista di formazione freudiana, compositore e drammaturgo, cui si deve l’autonomo percorso verso Psicoanalisi Contro nonché la fondazione dell’Istituto Psicoanalistico per le Ricerche Sociali.
Dalla rivisitazione di Senza Titolo 2 e Il monaco e il pagliaccio emerge un unico personaggio: il curato che si dibatte tra le due sue anime: quella del prete e quella del pagliaccio. La questione è credere o no nell’esistenza di Dio. E, una volta che viene ucciso il pagliaccio, dei due colui che sa ringraziare e per il quale vale la pena che sia stato creato il sole, il mare, gli alberi, il solo che sa godere in santa pace di queste belle cose, “che farà Dio”, si chiede il prete. Ammettendone così l’esistenza. Come pure la ammette il ragazzo non vedente, che ne canta una dimostrazione, ispirata alla prova ontologica di Sant’Anselmo da Aosta. Lettura e musica dal vivo, sono le protagoniste della performance.
